L’eccellenza a servizio dell’educazione

Il Convitto Vescovile San Giorgio si trova in via G. Galilei 67, a due passi dal centro storico di Brescia, in una posizione strategica rispetto a tutti gli atenei, facilmente raggiungibile anche in bicicletta o con i mezzi pubblici. Il collegio è vicinissimo al castello e alla Maddalena, fantastico parco naturale di Brescia, polmone verde dove percorrere suggestivi sentieri naturalistici e palestre all’aperto.

Il Convitto Vescovile San Giorgio di Brescia promuove l’ospitalità e l’accompagnamento educativo della vita universitaria. Gli studenti e le studentesse, unitamente al Rettore e ai tutor, si costituiscono come comunità universitaria, condividendo oltre allo studio, anche momenti formativi, culturali e spirituali.

Chi-siamo-Convitto-San-Giorgio
Chi-siamo-Convitto San-Giorgio

La nostra storia

L’attuale Convitto Vescovile San Giorgio fu fondato col nome di “Pensionato Scolastico” a Brescia nel 1897. L’iniziativa fu della Società Cesare Arici, dietro impulso di mons. Bassano Cremonesini (1842-1917), all’epoca abate di Pontevico, intenzionato a completare l’opera avviata dal beato Giuseppe Tovini, morto il 16 gennaio dello stesso anno.

Giuseppe Tovini, che aveva già pensato a un convitto destinato ad accogliere e assistere sia gli studenti dell’istituto Arici, che gli studenti costretti al trasferimento in città per frequentare le scuole pubbliche, aveva provveduto all’acquisto di alcune case attigue a palazzo Martinengo Cesaresco.

Il “Pensionato Scolastico”, che iniziò la sua attività il 24 settembre 1897 a palazzo Martinengo Cesaresco, negli stessi ambienti dell’istituto Arici, venne da subito accolto sotto l’alto patronato del Vescovo di Brescia e denominato “Pensionato Scolastico Vescovile”.

Nella realizzazione dell’opera, mons. Cremonesini trovò la pronta collaborazione di validi sostenitori come il nobile Antonio Brunelli (1839-1911), il conte Luigi Martinengo (1837-1905), il commendator Giorgio Montini (1860-1943).

Nel 1947, in occasione del 50° anniversario di fondazione, la denominazione “Pensionato Scolastico Vescovile” lasciò il posto alla nuova denominazione “Convitto Vescovile San Giorgio”.

L’intitolazione voleva essere un segno di riconoscenza al commendator Giorgio Montini, padre di Papa Paolo VI, scomparso nel 1943 e per più di un quarantennio sostenitore del Pensionato.

Il nostro motto

Boni cives veritate fiunt et caritate”

“Il buon cittadino è colui che cresce nella verità e nella carità”

Il buon cittadino deve adoperarsi a essere funzionale per la comunità e tanto più è operoso, tanto più si avvicina alla verità, in quanto diventa consapevole della realtà che vive e che affronta. Legarsi al contesto gli permette di conoscere le esigenze della comunità; la realtà e la verità che cerca ogni giorno gli permettono di sapere e di conoscere. 

La gioia di tutto ciò sta nel fatto che più si sa e più si trasmette questo sapere. Più si trasmette questo sapere e più si è buoni. Buoni, quindi, non solo si nasce, ma si diventa. Buoni si è verso la comunità, verso il prossimo e, inevitabilmente, questa bontà si riflette su di noi, di rimando dalla comunità stessa. Ma la bontà, l’essere buoni, è un gesto di carità, nel senso che si dona e si dà senza pretendere nulla. La carità, che tra l’altro è alla base del messaggio evangelico, è la predisposizione o, per meglio dire, è la volontà di aiutare il prossimo per il bene della comunità.

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La struttura residenziale